Pesche sciroppate
Pesche sciroppate
Tre case. Tre storie. Un unico destino: sopravvivere al lockdown.
In "Pesche sciroppate" si raccontano storie d’amore, di sigarette consumate fino all'alba, di amicizie che nascono attraverso la ringhiera di un balcone, di lacrime trattenute fino a scoppiare e di risate, di quelle "grasse", perché condite con l'ironia dissacrante che contraddistingue la Capitale. Ma dietro al sorriso, che non abbandona mai il lettore, si mescolano sentimenti profondi, occasioni per celebrare la vita per quello che ci offre, per ripensarla o ragionare sulla direzione che ha preso, se è quella giusta. E un filo sottile percorre le tre storie, fino a un epilogo inatteso.
Il romanzo è un affresco ironico, lucido e coinvolgente dei due mesi più assurdi della nostra esistenza.
Michela Bari nasce e vive a Roma. Adora la sua città e l’ironia che contraddistingue i suoi cittadini. Appassionata di scrittura e fotografia, ama la Sardegna, terra d’origine della sua famiglia.
Scrive “Pesche sciroppate”, il suo primo romanzo, dopo una serata trascorsa, durante il primo lockdown, a guardare le luci delle case di fronte e a immaginare cosa stesse accadendo là dentro.