The Pulsante Experience

Cos’è “The Pulsante Experience”?

Si tratta di un piccolo esperimento sociale che parte da un pensiero semplice:

“Le persone sono cattive?”

Questa domanda riecheggia in qualsiasi lingua all’interno dell’internet. 

Ovviamente noi non abbiamo la risposta a questa domanda ma abbiamo provato a stimolarla.

L’esperimento è iniziato sin dal momento in cui avete preso il biglietto.

Il modo in cui è scritto l’invito, l’entrata alla festa, il modo in cui abbiamo storpiato i vostri nomi sui bicchieri, l’invito a giocare, a mangiare caramelle, la tipologia di musica, la lettura delle istruzioni, ogni singolo particolare è stato pensato in modo da potervi stimolare qualche tipologia di emozione fino all’arrivo della stanza e del pulsante.

Quindi oggi ci sembra corretto darvi qualche dato:

  • 250 persone hanno acquistato il biglietto, di queste 100 sono venute alla festa e 40 sono venute senza biglietto;

  • 78 persone sono entrate nella stanza in 4 ore;

  • il 75% delle persone ha premuto il pulsante;

  • il 25% delle persone non ha premuto il pulsante;

  • Ansia, stupore e paura sono le emozioni più sentite;

  • 10 persone non hanno seguito\capito le regole;

  • 15 persone hanno giocato ai giochi da tavolo;

  • 47 persone hanno mangiato o rubato chewing gum, caramelle o chupa chups;

  • 86 persone hanno bevuto 80 birre da 66 CL;

  • 14 persone si sono offese perché non abbiamo scritto il loro nome correttamente sul bicchiere;

  • 67 persone hanno ringraziato quando gli abbiamo offerto da bere;

  • 3 persone si sono lamentate apertamente del poco alcol;

  • 5 persone sono rimaste per tutto l’evento;

  • 70 persone hanno cambiato atteggiamento dopo essere entrate nella stanza;

  • 20 persone hanno rubato le mascherine che abbiamo fornito;

  • 4 persone hanno trattato con sufficienza gli organizzatori;

  • 48 persone hanno espresso il loro entusiasmo davanti a tutti;

  • 37 persone hanno cercato il nome della persona salvata\uccisa;

  • 7 persone hanno ripulito la loro spazzatura.

 

Alla luce di questi dati si possono fare tanti ragionamenti, ci si può chiedere se premere il pulsante vuol dire essere cattivi, se non premerlo vuol dire essere codardi, ci si può interrogare sul perché offendersi se scrivo male il tuo nome o sul perché devi lasciare dei mozziconi di sigaretta all’interno di un locale. 

Cosa vuol dire essere cattivi? E cosa è la bontà?

Questa è la domanda a cui dovreste rispondere, se vi va. 

AH, quasi dimenticavamo, i nomi sono stati generati da un’intelligenza artificiale a partire da un calcolo realistico, quindi vuol dire che sono nomi di persone che potrebbero essere vere o che devono ancora nascere e, magari, in quel preciso momento, il momento in cui avete premuto il pulsante qualcosa è successo, se sia stata colpa vostra, non lo sapremo mai.

Finiamo con un’ultima domanda, avete chiesto più volte: perché? Perché? Perché?

E qua, possiamo rispondervi. Serve sempre un motivo per fare qualcosa? Non riusciamo più a fare qualcosa per il solo piacere (o non) di farla? Avete sempre e comunque bisogno di un feedback? 

Un abbraccio forte e che la vita via sia serena.

Gabriele CaetiClaudio Braccini

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